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ALLA VISTA DEGLI AGENTI GETTA UN SACCHETTO NELLA VIA SOTTOSTANTE. L’AZIONE NON È PASSAVA INOSSERVATA AI POLIZIOTTI, CHE HANNO RECUPERATO LA BUSTA, CONTENERE TRENTA DOSI DI HASHISH, GIÀ CONFEZIONATE E PRONTE ALLO SPACCIO.
Per strada, appoggiato ad una ringhiera, alla vista dei poliziotti lancia un sacchetto contenente 30 dosi di hashish nella via sottostante. L’uomo, un venticinquenne disoccupato di Gela, attualmente sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, gravato da precedenti giudiziari, è statoper questo arrestato dai poliziotti del Commissariato di Gela in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Oltre ad essere multato per violazione degli obblighi e delle prescrizioni inerenti alla suddetta misura di prevenzione. è stato arrestato dai poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza di Gela. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di mercoledì, 8 aprile. Quando una pattuglia della sezione volanti, nel corso dei servizi di controllo del territorio, nel transitare per via Miramare, ha notato il disoccupato appoggiato a una ringhiera. Il giovane alla vista degli agenti, con gesto scaltro e repentino, si è liberato di un sacchetto di cellophane, lanciandolo nella sottostante via Istria.
L’azione non è passava inosservata ai poliziotti che hanno recuperato il sacchetto contenere trenta dosi di hashish, già confezionate e pronte allo spaccio. Il sorvegliato speciale, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di alcune banconote di piccolo taglio, contenute all’interno della tasca destra del giubbotto, accartocciate probabilmente perché frettolosamente intascate, ritenute essere provento dell’attività illecita, sottoposte a sequestro.
Il disoccupato, dopo essere stato condotto in Commissariato, su disposizione del Pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Gela, è stato posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nei confronti dell’arrestato, trovato fuori dalla sua abitazione senza un giustificato motivo, è stata inoltre elevata una sanzione amministrativa per aver violato le disposizioni concernenti il contenimento del contagio del Covid-19.
Totò Benfante
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