SERRADIFALCO. INTITOLARE L’ORTO DEGLI ULIVI DI CONTRADA “BALATE” A PADRE FILIPPO. LA PROPOSTA DELL’ARCIPRETE GALANTE
Scritto da Alberto Barcellona on 4 Maggio 2020
SERRADIFALCO. INTITOLARE L’ORTO DEGLI ULIVI DI CONTRADA “BALATE” A PADRE FILIPPO. LA PROPOSTA DELL’ARCIPRETE GALANTE
SERRADIFALCO. “Sarebbe bello che quel luogo a te caro portasse il tuo nome. In tua memoria”. L’arciprete Giovanni Galante propone di intitolare l’”orto degli ulivi” di contrada “Balate” a colui che lo ha realizzato. A padre Filippo Bonasera. Il parroco della chiesa Madre di Serradifalco lo ha detto durante la diretta Facebook (il link del video al termine dell’articolo) del giro del paese del feretro del rettore della chiesa del Carmelo morto, a 71 anni, il primo maggio scorso.
Nel corso della quale, l’arciprete Galante ha rivolto il suo salutato al “caro padre Filippo”, mentre, ha sottolineato, “le campane delle nostre chiese ti rendono l’estremo omaggio e accompagnano il tuo passaggio terreno in mezzo alle nostre case, tra gli applausi di commosso affetto di un popolo che tu hai amato che ti ha ricambiato con affetto filiale”.
Sempre rivolto a padre Filippo, l’arciprete della chiesa Madre ha detto ancora: “Accogli l’ultimo abbraccio di un fratello nel sacerdozio, di un amico che non riesce a trattenere le lacrime di affetto. E di sincero rimpianto. Le circostanze mi hanno impedito di poterti dare l’ultima fraterna carezza”. Quindi ha ricordato le telefonate con padre Filippo. Quando era in ospedale e quando, il 24 aprile, è tornato nella sua casa di Santa Caterina. Ricordando, “nell’ultima telefonata” le “ultime stanche parole” di padre Filippo: “Ciao Giovà”. “Ecco – ha risposto l’arciprete – ciao Filippo”.
Ha detto ancora l’arciprete Galante: “Un popolo in questi momenti ti abbraccia, piangendo ognuno con un suo ricordo personale e particolare. Sei stato per 41 anni il prete di tutti. Un prete senza mezze misure. Incurante di se. Unicamente preoccupato della testimonianza del vangelo specialmente agli ultimi. Ai bisognosi. Padre dei poveri. Con misericordia. Ti emozionavi quando qualcuno, e non soltanto tra i più piccoli, ti chiamava papà. Ti sentivi particolarmente legato a questo nostro popolo. Che oggi ti sta dando l’ultimo affettuoso abbraccio. L’abbraccio innanzitutto mio, di padre Diego, di padre Salvatore, certo. Ti abbracciano e ti ringraziano piccoli e grandi. Ricchi e poveri. Specialmente questi ultimi per i quali sei stato un sicuro punto di riferimento e di speranza. Ti ringraziano e ti abbracciano tanti giovani, ormai adulti, che sono cresciuti con te nella scuola e nel cammino del vangelo”.
L’arciprete Giovanni Galante ha concluso il suo intervento affermando: “Il suono delle campane sia l’eco della voce del buon pastore. Del signore risorto. Che ti accoglie tra le sua braccia e ti dice vieni servo buono e fedele. Entra nella gloria del tuo signore. Ciao padre Filippo”.
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