BERGAMO. GUARITO DAL COVID A PALERMO SI FA TATUARE LA SICILIA SOTTO AL CUORE. CONSONNI LO AVEVA PROMESSO
Scritto da Alberto Barcellona on 19 Giugno 2020
BERGAMO. GUARITO DAL COVID A PALERMO SI FA TATUARE LA SICILIA SOTTO AL CUORE. CONSONNI LO AVEVA PROMESSO
Bergamo. “Voi mi avete resuscitato. Appena questa storia sarà finita porterò tutta la mia famiglia a Palermo. E mi tatuerò la Sicilia sul corpo”. Ettore Consonni ha mantenuto la promessa fatta a medici e infermieri dell’ospedale Civico di Palermo. Dove due mesi fa Il 61enne magazziniere in pensione di Bergamo, malato di Coronavirus, era stato trasferito d’urgenza, di notte, con un volo militare, perché nella sua città i posti in terapia intensiva erano finiti.
Ettore si è tatuato l’immagine simbolo della Sicilia, proprio sotto al cuore, dove resterà per sempre. Un atto d’amore per una terra che è diventata la sua seconda casa e un riconoscimento nei confronti dei medici e degli infermieri dell’ospedale Civico che gli hanno letteralmente salvato la vita. ““Mi sono fatto tatuare la Sicilia sul petto perché l’ho nel cuore. Là mi hanno salvato la vita”, spiega il sessantunenne. “Il tatuatore – racconta – ha la mamma e i nonni siciliani. Non mi ha fatto pagare”.
Portato a Palermo da un aereo militare quando qui i posti letto erano esauriti, aveva già fatto i nomi dei suoi salvatori: “I primari di malattie infettive e rianimazione Francesco Di Lorenzo e Vincenzo Mazzarese hanno fatto di tutto per me insieme al loro staff”. Ettore Consonni s’era addormentato a Bergamo per risvegliarsi, dopo 23 giorni di terapia intensiva, il 6 aprile scorso, al Civico di Palermo. “Sentendo l’accento siciliano pensavo a medici emigrati da noi, invece ero a Palermo. Mi sono tatuato la Sicilia per ricordare chi mi ha curato”, ricorda adesso Consonni.