È morta Rosa, protagonista di una delle foto simbolo della pandemia
Scritto da Redazione RCS RADIO SICILIA on 16 Luglio 2020
È morta Rosa, protagonista di una delle foto simbolo della pandemia
50 anni di matrimonio con Giorgio poi il ricovero e, dopo settimane di separazione, l’incontro a sorpresa, tra abbracci ed emozione. Rosa se ne è andata poche ore fa
«Quella foto è stata un regalo per mamma e papà». L’ultimo atto del loro amore. Rosa se ne è andata poche ore fa per l’aggravarsi di una malattia che in questi giorni l’aveva indebolita. A casa, ad aspettarla, c’era comunque il suo Giorgio, sempre vigile: chiedeva notizie di lei ogni sera, dormiva male, separato un’altra volta dalla donna con cui ha trascorso una vita.
Il ricovero e la sorpresa
Quando erano tornati a casa, dopo quelle notti in ospedale nel pieno dell’emergenza coronavirus, figli e nipoti avevano organizzato una festa. Paese piccolo, il loro (Levata di Grontardo, in provincia di Cremona). Più di cinquant’anni di matrimonio, il ricovero di Giorgio a metà marzo per una polmonite da Covid 19 e le preoccupazioni dell’uomo per la moglie che era rimasta a casa. Qualche giorno dopo, a inizio aprile, anche la sua Rosa era stata ricoverata, in un altro reparto però: quello di chirurgia multispecialistica. Quando le condizioni di Rosa sono migliorate, due dottoresse si erano accordate per fare una sorpresa a entrambi.
50 anni insieme
Con una scusa li avevano portati nella stessa stanza e lì li avevano fatti incontrare dopo alcune settimane divisi. Tre anni di differenza, 77 lui, 74 lei. Giorgio e Rosa erano uniti da più di mezzo secolo di matrimonio. «Quando papà è entrato in ospedale per quella brutta polmonite ci sentivamo ogni giorno: la sua preoccupazione non era quella di trovarsi lì, ma di aver lasciato da sola la moglie», aveva raccontato al Corriere Edoardo, figlio di Giorgio Franzini, guardando la foto in cui papà abbracciava la moglie Rosa e la teneva stretta a sé dopo un mese a distanza.
L’abbraccio
«Non volevamo dirglielo che avevano ricoverato anche mamma, per non farlo preoccupare – ha continuato -. Poi ha capito, e a quel punto hanno cominciato a passare ore e ore al telefono da stanza a stanza». «Non ci lasciamo mai soli», ripeteva Giorgio nei giorni del ricovero. Poi la sorpresa organizzata in corsia. Quelle parole dolci, la gioia di rivedersi, un abbraccio che continuerà a parlare anche per Rosa. E a raccontare quell’amore dolce, quella vita trascorsa insieme.
Fonte: CorrieredellaSera