RICCIONE. Tutti ne parlano, meglio bisbigliano, nessuno lo nomina. All’apparenza la vita scorre normale. Spiaggia, bagno, sole. Qualcuno si ferma per l’aperitivo, al tramonto, vista mare. Eppure da qualche giorno l’umore al bagno 64 di Riccione è cambiato. Da quando una ragazzina di Modena, 17 anni, ha scoperto di essere positiva al Covid.

La ragazza era in vacanza a Riccione da una decina di giorni insieme alla madre. Quaranta ragazzi individuati come contatti stretti o venuti in contatto con lei a Riccione, residenti sia in Romagna che a Modena sono stati messi in isolamento per due settimane e sottoposti a tampone. Due di loro, entrambi modenesi  di 19 e 17 anni sono risultati positivi. Sia la ragazza che gli altri due giovani sono stati trasferiti nelle loro abitazioni a Modena in ambulanza. Ausl Modena e Ausl Romagna, che collaborano all’operazione di tracciamento, sottolineano che “la situazione è ampiamente sotto controllo. Sono stati eseguiti molti tamponi, tutte le persone entrate in contatto con la ragazza sono state messe in quarantena”.

Sul versante modenese dell’indagine epidemiologica, l’Ausl riferisce di aver tracciato un’altra quarantina di contatti nella città della Ghirlandina e tra loro c’è un positivo, che rientra nel computo dei 5 nuovi casi riferiti domenica dalla Regione. Si tratta di un caso asintomatico. I contatti stretti sono stati posti in isolamento, differenziandoli dai contatti più sporadici che sono stati avvertiti. La strategia delle autorità sanitaria è quella di tracciare e trattare, ma nell’estate del Covid e delle discoteche aperte, il compito non è facile. La ragazza ha infatti riferito ai sanitari di essere andata a  ballare nella discoteca “Villa delle Rose” di Misano Adriatico.

Per la Romagna si tratta del primo caso legato a un turista e questo apre uno squarcio sulla difficoltà di conciliare la vita da spiaggia e sociale con tutte le norme di distanziamento. I primi a diffondere la notizia tra i bagnanti sono, inconsapevoli, gli amici di lei. Ad alta voce si interrogano sul da farsi con l’ingenuità dell’età. Una biondina afferma con un certo piglio che chiamerà l’ufficio di igiene per effettuare il tampone. Gli altri cercano insieme di ricostruire gli ultimi giorni insieme all’amica. Una sorta di tracciamento fai da te. Tentano di ricordare chi ha bevuto dalla stessa bottiglietta l’ultima sera insieme. Dicono che lei sia a casa in lacrime. «Eh l’estate è rovinata» si alza con una certa leggerezza una voce dalla comitiva.

È a questo punto che spazientito interviene Gianni, il bagnino. «Potete non stare proprio qui, all’ingresso del bagno a parlarne?» intima ai ragazzi. Allarmata, una signora si informa: «Gianni parlavano di tampone, c’è da preoccuparsi?». «Non lo so» gli scappa detto seccato, e certo, lui preoccupato lo è. Nonostante abbia riempito il suo stabilimento di gel igienizzante, abbia osservato le distanze imposte tra tende e ombrelloni, faccia pulire, meglio sanificare, la toilette più volte al giorno, il virus è arrivato.