SERRADIFALCO. L’INCENDIO AL LAGO SOPRANO. IL PCI: “LA GESTIONE DELLA RISERVA SIA AFFIDATA ALLO STATO” PER FARNE UNA “GEORISERVA DEMANIALE REGIONALE”. CHIEDE CRUCILLÀ: “LE FIAMME SONO UN CASO”?
Scritto da Alberto Barcellona on 12 Agosto 2020
SERRADIFALCO. L’INCENDIO AL LAGO SOPRANO. IL PCI: “LA GESTIONE DELLA RISERVA SIA AFFIDATA ALLO STATO” PER FARNE UNA “GEORISERVA DEMANIALE REGIONALE”. CHIEDE CRUCILLÀ: “LE FIAMME SONO UN CASO”?
Serradifalco. Le fiamme divorano due ettari di canneto del lago Soprano e il Pci chiede che la gestione passi allo Stato. Per il segretario della delegazione di Serradifalco del Partito comunista l’incendio non sarebbe un caso.
“A Serradifalco non è mai un caso – scrive il Pci in un post su Facebook –. A Serradifalco non è mai possibile avviare dei programmi di tutela ambientale, nonostante gli innumerevoli sforzi. Una riserva naturale, una dolina carsica dove da sempre si soffermano diverse specie di volatili che alcuni di noi hanno visto solo nei documentari. Una riserva che “alcuni” vogliono far passare nel dimenticatoio perché dà fastidio tenerla là dove si trova. Quelle terre sono preziose per tutti. Sono preziose per gli ambientalisti, ma sono preziose anche per chi giustissimamente ne trae profitto da quelle terre, ma questo non giustifica che per cause lavorative si trasgrediscano le leggi di vincolo impartite dalla Soprintendenza dei beni culturali e ambientali”.
Crucillà ricorda che, “giorni fa, la riserva, aveva visto lo svolgersi di una manifestazione ambientalista indetta da Legambiente e autorizzata dall’Amministrazione comunale”. E si chiede se le fiamme di ieri siano un caso. Anticipa il segretario del Pci: “Il Partito Comunista Italiano di Serradifalco, visto le innumerevoli manifestazioni avvenute nel tempo e gli sforzi passati nel valorizzare la riserva, senza successo, solleciterà l’amministrazione comunale e gli organi competenti per trovare immediatamente una soluzione che avvii una procedura di tutela vera della riserva”. Che consisteranno in “richieste severe”. “Come il passaggio del sito – chiarisce – a bene demaniale, adibendola a “Georiserva demaniale regionale”. Così da delimitare il perimetro della riserva da sottoporre al controllo fisso della Guardia forestale per mezzo di torrette d’osservazione, come è già stato fatto nei territori del palermitano”. Per il Pci di Serradifalco, ciò consentirà “che la riserva sia bene della Regione e di conseguenza dello Stato”.