“C’è la necessità adesso di indossare obbligatoriamente la mascherina, anche negli ambienti esterni, se non si ha la certezza di potere mantenere la distanza di un metro dall’interlocutore, a meno che non si tratti un convivente”. La Sicilia registra una preoccupante impennata di contagi di Coronavirus e Musumeci torna a parlare ai siciliani per predicare cautela. Il governatore durante un’intervista al Tgr Sicilia ha ammesso: “Abbiamo serie preoccupazioni per quello che avviene a Malta, in Grecia e in Spagna. I siciliani che rientrano nell’Isola da questi tre Paesi devono sottoporsi a una sorta di ‘quarantena volontaria’, alla fine della quale dovranno effettuare il tampone. E’ un sacrificio che dobbiamo necessariamente chiedere”.
Nello Musumeci a proposito della nuova ordinanza anti-Covid, ha aggiunto: “I lavoratori pendolari che si recano di frequente in questi tre Paesi – ha aggiunto – hanno l’obbligo di registrarsi, di iscriversi alla mail SiciliaSiCura: i servizi sanitari potranno così intervenire tempestivamente in caso di segnale di allarme”.
Il presidente della Regione ha risposto così in merito all’eventualità di un secondo lockdown. “Una nuova chiusura in Sicilia per il Coronavirus? Al momento abbiamo 538 contagiati e 50 ricoverati, di cui sei in terapia intensiva: non siamo ancora in una fase particolarmente disperata ma non dobbiamo neanche arrivarci. Eviteremo le chiusure se ognuno di noi farà il proprio dovere”.
Dal presidente della Regione Siciliana, inoltre, un appello ai giovani: “Pensavano di essere immuni e invece ora rischiano di contagiare genitori e nonni. In questi giorni serve senso di responsabilità e rispetto delle regole”.
Quindi sulla questione migranti: “Abbiamo detto al ministro (dell’Interno, ndr) che non vogliamo tendopoli e su questo saremo fermi e determinati”. Musumeci ha ricordato di aver chiesto al Viminale “nuove navi e l’invio dell’esercito come aveva promesso. Noi vogliamo che i migranti non scendano a terra, che rimangano a bordo delle navi-quarantena e facciano lì tutti gli accertamenti sanitari. I migranti sono tenuti sotto controllo perché sappiamo dove stanno e individuiamo i positivi sin dall’inizio”.
In merito all’emergenza sbarchi e alle richieste di chiusura dei porti Musumeci ha infine sottolineato: “La competenza sui nostri porti non è del presidente della Regione ma dello Stato, con le sue autorità civili e militari. La Regione porta soltanto misure di sicurezza sanitaria”.
Fonte: PalermoToday