ROMA – Gli ultimi dati sul Reddito di cittadinanza, ancora fallimentari, rafforzano il “partito” – capitanato dal premier Giuseppe Conte – che chiede una revisione radicale del sussidio.

I navigator – angeli custodi dei beneficiari del Reddito – hanno formalizzato solo 220.048 offerte formative oppure di lavoro. Un numero esiguo, sottolinea il Sole 24 Ore, rispetto a una platea di 1,23 milioni di persone tenute al Patto di servizio.

Il ministro Luigi Di Maio (5Stelle) difende lo strumento da chi – dice senza fare nomi- vuole sabotarlo. Il ministro sollecita i Comuni ad approvare i regolamenti per i lavori di pubblica utilità che permetterebbero di reclutare i beneficiari del Reddito (“lo hanno fatto solo 400 amministrazioni”). Il Reddito, insomma, andrebbe semplicemente applicato meglio.

Ma il premier Conte lavora ormai, ventre a terra, per la sua riforma. Come ha già spiegato a Trento il 26 settembre, Conte lamenta la mancanza di un cervellone informatico – di livello nazionale – capace di mettere insieme la domanda di lavoro (dei giovani e meno giovani) con le offerte delle aziende.

Il cervellone permetterebbe anche di scovare le persone, beneficiare del Reddito, che rifiutano una o più offerte di lavoro.

Fonte: LaRepubblica