Salus Festival: tra prevenzione, informazioni salvavita e testimonianze emozionati
Scritto da Alberto Barcellona on 3 Dicembre 2021
È dalle testimonianze di sportivi, atleti paralimpici, campioni del basket e della pallavolo e tanto altro ancora che è stata caratterizzata la seconda giornata del «Salus festiva» del Cefpas. Poi la premiazione degli studenti delle scuole superiori che hanno partecipato ai tornei delle diverse discipline, organizzati in collaborazione con le federazioni sportive.
Particolarmente significativa la testimonianza di una donna che dopo il trapianto di cuore a cui s’è sottoposta all’età di 28 anni, è diventata madre. Esperienza, la sua, che Roberta Rapisardi, ha raccontato suscitando forte emozione.
E in tal senso, specialisti, medici e manager della sanità si sono confrontati sul valore della donazione e dei trapianti degli organi, ma anche del sangue cordonale e del latte umano, gesti di solidarietà verso chi ha bisogno.
Altro momento nodale, le preziosissime informazioni sulla conoscenza delle manovre salvavita su cui si sono soffermati medici dell’emergenza urgenza, pediatri e operatori sanitari, affrontando il tema della prevenzione del soffocamento sui bambini.
Presente al Cefpas anche una unità mobile oftalmica, in collaborazione con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti, i volontari della sezione nissena e specialisti che hanno effettuato gratuitamente l’esame oculistico a studenti, insegnanti e cittadini sul camper medico.
Il salus festival si chiuderà venerdì 3 dicembre – per poi spostarsi il 6 e 7 dicembre a Gela – in coincidenza con la giornata mondiale delle persone con disabilità.
In programma un seminario su sessualità e affettività nelle giovani generazioni e pi si parlerà di scenari epidemiologici nell’era pandemica e gli impatti su affettività e relazioni.
Chiuderà l’intensa giornata, passando per uno screening in una scuola incentrato sulle malattie del cavo orale, un seminario con specialisti, medici e docenti universitari sul contrasto alle situazioni di burnout e dello stress lavorativo acuito dalla fase Covid.
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