Caltanissetta – “Con la posa delle prime pietre d’inciampo anche Caltanissetta decide di ‘riportare a casa’ quei cittadini che, opponendosi al regime, hanno pagato con la vita in campo di concentramento una scelta di libertà”. Con queste parole impresse nel pannello didattico si comprende la portata e lo spirito del commovente e significativo evento di stamane nel capoluogo nisseno, promosso dal Lions Club di Caltanissetta, dal Museo Diocesano e dal Comune. Presente anche il Prefetto, il sindaco e le più alte cariche civili, religiosi e militari della 
città. Tra i discendenti delle vittime, la professoressa Siracusa (foto a sinistra), nipote del deportato, il tenente colonnello Costa di cui ha letto documenti e riportato testimonianza. “Queste reliquie di un orrore che non deve essere dimenticato ma mai rivissuto – spiega il Presidente dei Lions, dottore Calogero Pernaci – sono state apposte in due posizione diverse, nelle zona di Santa Lucia e della Provvidenza, laddove questi martiri abitavano. Le pietre di inciampo sono le prime installate a Caltanissetta, perenne ricordo e monito di un inferno che ha colpito milioni di innocenti e tra questi diversi nisseni”.
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