Arriva la strega Irene Grandi nell’opera di Copeland

Scritto da on 24 Maggio 2022

Solo creando un’opera, e naturalmente in Italia, un artista può definirsi un musicista vero. Anche se si chiama Stewart Copeland, ha alle spalle 60 milioni di dischi venduti, fondato una delle band più di successo come i Police, e composto numerose colonne sonore di film. “Lo sognavo da tantissimi anni, da quando facevo solo pop-rock – ha detto oggi a Milano la rock star 70/enne presentando il progetto – Un sogno che non poteva che realizzarsi qui: la musica è fondamentale in una storyteller e spesso chi segue una storia crede più alla musica che al resto, può esserci una situazione che pare felice, ma se la musica suggerisce altro, il pubblico non ha dubbi”. E proprio dall’Italia, dalla provincia piemontese di Verbano-Cusio-Ossola, tempo fa gli arrivò la mail in cui gli veniva chiesta la collaborazione che segna il suo debutto teatrale, l’opera ‘The Witches Seed’, ovvero il seme delle streghe. Nel ruolo di protagonista Irene Grandi, voce tra le più amate del pop-rock italiano, con oltre 25 anni di carriera alle spalle, brani scritti da un’altra donna, Chrissie Hynde dei Pretenders. “È una storia che parla di donne, della loro voglia di combattere, anzi non di combattere, ma di rispondere alle offese – ha detto la cantante italiana – La voglia di non prendere solo la parte delle vittime, ma di difendere la propria dignità”. La prima mondiale sarà il 22 e 23 luglio al Tones Teatro Natura di Oira Crevoladossola, per la produzione della Fondazione Tones on The Stones, che per 15 anni ha realizzato l’omonimo festival in Val d’Ossola dedicato all’opera contemporanea e alle sperimentazioni elettroniche. “E’ un progetto a cui pensavo da tempo, volevo raccontare quel che migliaia di donne hanno dovuto subire proprio in questi territori”, ha spiegato la direttrice artistica e soprano Maddalena Calderoli, che fa pure parte del cast. Ad ispirare il libretto di Jonathan Moore, la storia documentata negli atti processuali sugli anni della più sanguinosa inquisizione, e basata sulle leggende delle culture montane in tutto il Centro Europa. Illusioni, persecuzioni, diavolerie, tra crisi economiche e sociali, una brutta pestilenza, eresie e nuove credenze, in un incubo in cui 4 streghe trascineranno lo spettatore lasciandolo nel dubbio se sia solo passato o se anche il presente stia di nuovo sprofondando in un medioevo attuale. L’opera è in lingua inglese e nasce quindi già come progetto internazionale, anche se non sarà facile trovare una scenografia naturale come il Tones Teatro Natura, ai piedi delle Alpi, uno spazio realizzato in un’ex cava di granito, destinato a diventare discarica, e sviluppato invece secondo principi di modularità, trasparenza e flessibilità, all’insegna della sostenibilità e di un diverso rapporto con il paesaggio. Qui la visionaria creazione di Copeland ha trovato la scenografia perfetta. “Lavoro da più di 20 anni con registi di film ed è il regista che chiede che tipo di musica vuole, deve essere in relazione alla scena, al momento, rendere verosimile la storia – ha detto Copeland – Invece qui è l’artista che segue il suo istinto la sua creatività”. “Per me i Police sono stato un faro della mia giovinezza, così come ho amato le canzoni di Chrissie Hynde – ha detto Irene Grandi – quindi fare qualcosa insieme anche per me è un grande passo verso una musica che non ha confini e non è più solo italiana”. “Credo inoltre che questa idea di fare una cosa corale dopo la pandemia – ha concluso – porta a ritrovare quello spirito che si era un po’ sfilacciato, ed è un grande stimolo pe ripartire”


Radio RCS Sicilia

La radio oltre confine

Current track
TITLE
ARTIST

Background