Fragola-Mameli, insieme per passione e amicizia

Scritto da on 1 Giugno 2022

Stesso anno di nascita (il 1995), stessa città di origine (Catania), entrambi passati per un talent (X Factor il primo, Amici il secondo, con tempistiche diverse), amici da quando avevano 10 anni. Sembrava fosse scritto nelle stelle che Lorenzo Fragola e Mameli prima o poi dovessero incrociare le loro strade, ma soprattutto la loro musica.”Siamo cresciuti nello stesso mood e nello stesso ambiente – racconta Mameli, Mario Castiglione all’anagrafe – ma prima di tre anni fa non ci eravamo mai ritrovati a fare musica insieme. Non avevamo un obiettivo se non quello di divertirci, ma poi sono venuti fuori pezzi sentiti, sinceri, originali e allora eccoci qua”. Il risultato sono due singoli usciti a distanza di un paio di settimane uno dall’altro: ‘Attraverso’ e ‘Luna Fortuna’. Primi passi di una collaborazione che si annuncia lunga e produttiva. “Abbiamo già un sacco di brani scritti, ma per ora non c’è un album all’orizzonte – racconta Fragola – né un tour. Sanremo? Ne parlano quelli intorno a noi, ma al momento non è nei nostri pensieri. Siamo all’inizio di un racconto, attraverso il quale puntiamo a condividere passione e amicizia”. “La progettualità – rincara Mameli – non è su ospitate, festival o chissà cosa, è sulle canzoni”. Perché, sottolineano con forza, non è un progetto nato a tavolino. “E neanche un feat, come usa oggi. Una collaborazione come la nostra significa scegliere le cose insieme, condividere ansie e paure, confrontarsi con i giorni no uno dell’altro, ma anche accettare compromessi. In due non è detto che sia più facile”. Prima di loro, in tanti hanno unito le forze. Una collaborazione proficua recente è stata quella di Colapesce e Dimartino, anche loro siciliani, ma Fragola e Mameli – scherzando – preferiscono paragonarsi a un’ipotetica e forse irrealizzabile accoppiata Camilla Cabello-Dua Lipa. “Perché tra cantautori è più usuale, ma nel pop non è affatto scontato un progetto così”. Con Mameli, Fragola ha superato anche un periodo buio, tra malattia e un lutto che lo hanno anche portato a pensare di lasciare la musica, e ha fatto pace anche con i duetti, dopo il tormentone del 2017 L’esercito del selfie con Arisa, prima hit di Takagi e Ketra. “In quel momento l’ho vissuta come una forzatura, non riuscivo a uscire dalla definizione di figlio della tv. Visto oggi, ho capito che non dovevo preoccuparmi che era un episodio di un racconto più lungo. E mi ha portato fortuna”. I due ragazzi non si tirano indietro neanche sul caso dei palpeggiamenti subiti da Blanco. “Ci è successa la stessa cosa”, ammettono entrambi. “Avevo le mani dappertutto, ma l’ho vissuta come performance e non mi ha dato fastidio – racconta Lorenzo Fragola -. Il gesto di per sé non è accettabile, soprattutto se la subisci con fastidio o sofferenza, ma appunto dipende anche come la vivi”. E Mameli aggiunge: “sta all’artista tutelarsi, se lo vuole”.


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