“Italia Nostra contrasterà il taglio e il depauperamento del patrimonio arboreo”

Scritto da on 3 Novembre 2023

Con una nota stampa, interviene il presidente regionale di Italia Nostra Sicilia. L’architetto nisseno, Leandro Janni, scrive: “Ci vogliono le risorse necessarie per ridare vita ai servizi giardini e parchi”

“Un antico canto Indios recita: «Gli alberi sono le braccia che sorreggono il cielo. Quando avremo tagliato l’ultimo albero, il cielo ci cadrà addosso». Tanto si discute di crisi climatica, di febbre del Pianeta e di transizione ecologica, ma nel territorio nisseno e in generale su tutto il territorio regionale e nazionale, con inesorabile cadenza quotidiana, avvengono tagli e abbattimenti di alberature. Un allarme che tocca non solo il verde urbano ma anche le aree di notevole interesse pubblico e i boschi”.

In una nota stampa, lo scrive chiaramente il professor Leandro Janni (presidente regionale di Italia Nostra Sicilia).

Continua il comunicato stampa a sua firma: “Con l’approvazione alla Camera del Decreto Legge 104/2023 sono state rese operative le modifiche al Codice dei Beni Culturali con l’eliminazione dell’autorizzazione paesaggistica per i tagli nelle aree di notevole interesse pubblico e nell’ambito delle attività di taglio colturale. Un provvedimento che Italia Nostra contrasterà decisamente”.

Prosegue Janni: “La nostra attenzione per la salvaguardia delle alberature è comunque altissima. Ad esempio, forte è stata l’indignazione e la conseguente denuncia, da parte di cittadini nisseni e delle associazioni culturali e ambientalista che operano nel territorio (Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf), a seguito del drastico taglio di numerosi alberi lungo viale Stefano Candura e a Pian del Lago, per la realizzazione di una ciclovia che dovrebbe collegare Caltanissetta ad Enna. Un vero e proprio paradosso, se non un assurdo ambientale ed ecologico”.

Riprende: “Tanti, troppi sono anche gli episodi di scriteriato taglio o abbattimento degli alberi negli spazi verdi condominiali, in Città. La deriva culturale di questi ultimi anni, causata in modo precipuo dalla mancanza di cura e di manutenzione ordinaria delle alberature, nell’immaginario collettivo ha reso le essenze portatrici di disagi più o meno grandi, dalle radici superficiali alla resina delle conifere, fino ad additare gli alberi come portatori di morte nel caso degli eventi più drammatici”.

E conclude: “Invertire questo ostracismo nei confronti dei grandi alberi è un compito che la nostra associazione sente fortemente in virtù di tutti gli elementi positivi che essi apportano agli habitat e alla fauna, con lo svolgimento di azioni di mitigazione climatica o di ampliamento della biodiversità, nonché di armonia paesaggistica e visuale.

Leandro Janni fa sapere che “Italia Nostra contrasterà in ogni ambito il taglio e il depauperamento del patrimonio arboreo, chiedendo che ai Comuni vengano attribuite le risorse necessarie per ridare vita ai servizi giardini e parchi”.

MICHELE BRUCCHERI

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