Ventisette anni fa moriva un grande protagonista di Serradifalco: Totò Petix
Scritto da Michele Bruccheri on 16 Febbraio 2024
di MICHELE BRUCCHERI – IL RICORDO. Era il 16 febbraio 1997. Fu un politico pragmatico. Amico concreto della nostra emittente radiofonica, portò avanti numerose battaglie civili e ambientaliste
Ventisette anni fa, come oggi, ci lasciava prematuramente Totò Petix. Morì, infatti, quel maledetto giovedì 16 febbraio 1997. Vorrei ricordarlo, ancora una volta, non soltanto perché mio caro e fraterno amico, ma perché fu un grande protagonista della vita politica e culturale di Serradifalco. E lo faccio, oggi, esclusivamente dal sito di Radio Rcs Sicilia.
Lui fu un concreto amico della nostra storica radio. Assieme ad altri compagni di viaggio, nel tempo, realizzammo diversi fogli informativi, giornali per promuovere e divulgare il ruolo dell’emittente radiofonica e per reperire qualche somma, per finanziare la struttura che ovviamente necessita di fondi per andare avanti.
Ventisette anni fa, come oggi, si spegneva il suo sorriso sornione, la sua acuta intelligenza. Aveva un cuore grande. Politico veramente pragmatico, di enorme spessore etico, dal notevole senso civico. Sebbene tardivamente, la scorsa estate gli è stata intitolata (insieme a Pannella) la sala consiliare presso Palazzo Mifsud. Un riconoscimento meritato, ad un protagonista di primo piano della nostra comunità.
Lungimirante, era spesso in prima linea sul fronte delle battaglie civili e ambientaliste. Avrebbe compiuto 48 anni, ad agosto, se non fosse morto. Oggi ne avrebbe compiuto, ad agosto, 75 di anni. Da pochi giorni aveva assunto la carica di vicesindaco e nonostante fosse ammalato, lavorava tenacemente a vari progetti per Serradifalco che amava smisuratamente.
Sovente ho detto e scritto: bisogna coltivare la memoria. E oggi, con questo editoriale, intendiamo annaffiare la pianta del ricordo. Per non dimenticare. Era un tecnico preparato e competente. Nel 1985 era stato eletto consigliere comunale, come indipendente, nelle liste del Partito comunista italiano. Nel lustro seguente venne riconfermato fondando poi, assieme ad altri, la famosa Lista Civica Laica Verde.
In estate, due anni dopo – tra feroci polemiche – divenne assessore comunale ai Lavori pubblici e all’Ambiente. «Fu un biennio al servizio di Serradifalco, con zelante altruismo», scrissi in un articolo pubblicato su una mia monografia. “Aveva un eloquio fluido, elegante e forbito. Era una persona profonda e riflessiva, aveva veramente una grande cultura del filo a piombo. Cioè: della costruzione”, scrivevo su di lui.
Assessore dunque nell’esecutivo guidato da Michele Territo dal 1992 al 1994 era stato richiamato alle armi dal sindaco Michele Ninfa che l’aveva scelto proprio per questo spessore tecnico, politico ed umano. Ma quel maledetto 16 febbraio 1997 la morte lo catturò per sempre.
Al suo funerale partecipò una folla oceanica. Venne allestita la camera ardente al Comune, presso la stanza del vicesindaco: il suo posto, scrissi. Anche il Consiglio comunale commemorò Totò Petix, servitore della comunità di Serradifalco. Fu una cerimonia sobria, ma assai significativa e memorabile. Sullo scranno che avrebbe dovuto occupare fu sistemato un mazzo di rose rosse. Era stato nominato vicesindaco appena due settimane prima.
Storico leader dei radicali pannelliani, fu veramente un attivo e prezioso protagonista del nostro paese. Nel mio piccolo, in occasione del decennale del giornale che ho fondato e che dirigo, gli ho dedicato l’evento al teatro comunale e consegnato alla moglie, Maria Gina Tortorici, una targa alla sua memoria. I suoi familiari erano veramente felici per questo piccolo, semplice e simbolico gesto. E lo furono, ancora, assieme a Giuseppe e Rosario (i suoi figli), in occasione del Memorial che organizzammo insieme in suo onore presso Palazzo Mifsud, ricco di forti emozioni.
Coltivare la memoria è ricordare in tutti i modi. Oggi, brevemente, questo inchiostro è un bacio e un abbraccio ad un grande uomo della nostra comunità. Ciao Totò!
MICHELE BRUCCHERI
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