Presentato a Caltanissetta il libro “Giuseppe Alongi, il poliziotto sociologo”
Scritto da Michele Bruccheri on 2 Marzo 2024
Evento culturale di grande interesse nella sala convegni di Sicilbanca. È autore del volume Gero Difrancesco. Un testo avvincente. I nomi dei protagonisti del meeting e dettagli su Radio Rcs Sicilia
È stato presentato, giovedì scorso, nel pomeriggio, il libro “Giuseppe Alongi, il poliziotto sociologo” (edito da Salvatore Sciascia) di Gero Difrancesco. Presso la sala convegni di Sicilbanca, a Caltanissetta. Riscuotendo successo e apprezzamento.
Si tratta di un testo interessante ed avvincente, che ripercorre le varie fasi della vita umana, professionale ed intellettuale di Alongi, maestro elementare per sei anni e poi poliziotto, vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Giuseppe Alongi, per come descritto da Gero Difrancesco, fu un poliziotto atipico in un periodo della storia italiana nel quale nacque e si sviluppò lo studio dell’antropologia criminale. Sostanzialmente, la sua storia porta a ripercorrere le analisi sulla mafia, sulla camorra e sui movimenti politici antagonisti da un punto di vista della Pubblica Sicurezza.
Un momento dell’incontro
All’evento sono intervenuti il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, la questora Pinuccia Albertina Agnello e il presidente di Sicilbanca e Fondazione Sicana, Giuseppe Di Forti, per un indirizzo di saluto.
Hanno relazionato, oltre all’autore, il docente universitario Marcello Saija, il commissario della Polizia di Stato, Salvatore Falzone, responsabile dell’ufficio comunicazione della Questura di Caltanissetta, la professoressa Fiorella Falci (storica e giornalista) e il giornalista Sergio Nigrelli.
Ha moderato, magistralmente, l’incontro Marisa Falzone dell’Archivio di Stato di Caltanissetta. Il commissario Falzone “ha descritto le condizioni della Pubblica Sicurezza nel corso del lungo Ottocento, periodo nel quale svolse il suo servizio Giuseppe Alongi, prima quale Delegato di Pubblica Sicurezza e poi, da promozione in promozione, come Questore di Bologna”.
MICHELE BRUCCHERI
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