Gli alunni del Comprensivo Filippo Puglisi “Custodi della Scinnenza” di Serradifalco

Scritto da on 2 Giugno 2024

Sono state coinvolte diverse classi. Sergio Domenico Lattuca: “Questo progetto educativo-conoscitivo scolastico è finalizzato alla trasmissione alle nuove generazioni della conoscenza dell’Opera sacra serradifalchese…”

Pochi giorni addietro, a Serradifalco, si è aperto il sipario per gli alunni delle classi 2°B, 4°A e 4°B dell’Istituto Comprensivo “Filippo Puglisi” (dirigente scolastica la professoressa Valeria Vella). Gli alunni e le alunne, guidati egregiamente dalle loro insegnanti, hanno portato in scena una performance a conclusione di un progetto che li ha visti impegnati per l’intero anno scolastico 2023/2024: “Lu Ma Paisi – Serradifalco”.

I piccoli protagonisti e protagoniste sono stati coinvolti in un percorso di ricerca che connette le tradizioni locali e la realtà contemporanea, al fine di unire le generazioni alla memoria storica, alla divulgazione del patrimonio culturale locale e alla conoscenza e salvaguardia di tale ricchezza. Un’attività intensa che ha entusiasmato i piccoli studenti, grazie ai diversi laboratori in cui sono stati impegnati.

Quale occasione migliore per riscoprire le conoscenze dell’opera “La Scinnenza del Venerdi Santo a Serradifalco”, dramma sacro serradifalchese, liberamente ispirato al Riscatto di Adamo di Filippo Orioles del 1750 che si continua a rappresentare nel corso della Settimana Santa a Serradifalco, spiega al nostro microfono l’architetto Sergio Domenico Lattuca.

A Serradifalco, l’associazione Circolo Artigiani San Giuseppe, dagli inizi del ‘900, ogni Venerdì Santo “Pria che il Sol Tramonti”(cit. Misandro) porta in scena sulla terrazza della chiesa del Calvario la suggestiva e straziante “La Scinnenza”.

Grazie alla generosa collaborazione esterna di alcuni membri del Circolo Artigiani San Giuseppe e dei “Custodi della Scinnenza”, Lillo Castania, Lillo Rizzo, Alba Venti, Carmelo Castania, Michele Burgio, Sergio Domenico Lattuca, gli alunni si sono ritrovati a rappresentare la decima scena “Planctus Mariae” e il riscatto di Adamo.

I piccoli Misandro, Nizech, Nicodemo, Giuseppe d’Arimatea, Maria, Giovanni, Maddalena, Veronica, Centurione e Longino hanno entusiasmato il pubblico presente nell’aula magna dell’Istituto, venerdì scorso, riuscendo a ricreare un’atmosfera di profonda suggestione ed emozione.

Il presidente dell’Associazione Circolo Artigiani San Giuseppe, ingegner Giovanni Falzone, il regista Lillo Castania e il co-regista Maurizio Venti de “La Scinnenza del Venerdì Santo a Serradifalco”, presenti tra il pubblico, hanno espresso profonda ammirazione, auspicando che tra i piccoli attori in erba, “i piccoli custodi della Scinnenza”, possano crescere i futuri eredi della sacra rappresentazione serradifalchese.

Un plauso particolare va, indubbiamente, all’architetto Sergio Domencio Lattuca, componente del gruppo della Scinnenza, per la sua preziosa guida e incoraggiamento, motore pulsante nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Alcuni protagonisti del progetto

Lo stesso, alla fine della performance dei bambini, ha dichiarato: “Con immenso piacere il Circolo Artigiani San Giuseppe ha accolto la disponibilità delle insegnanti dell’Istituto Comprensivo Filippo Puglisi. Il Circolo, previa istruttoria della Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Caltanissetta, ha curato l’iscrizione de ‘La Scinnenza del Venerdì Santo a Serradifalco’ nel prestigioso Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana (REIS)”.

Lattuca prosegue: “Nell’ambito del piano di azione prefissato, utile alla salvaguardia della Scinnenza, attraverso la fattiva collaborazione con l’Istituto comprensivo Filippo Puglisi di Serradifalco, è stato fortemente sostenuto questo progetto educativo-conoscitivo scolastico, finalizzato alla trasmissione alle nuove generazioni della conoscenza dell’Opera sacra serradifalchese, oggi tutelata dalla Regione Siciliana attraverso la suddetta iscrizione al REIS”.

“L’obiettivo primario del Circolo è di incentivare nella comunità locale la divulgazione dei particolari caratteri stilistici e la qualità artistica che connota la Scinnenza avviando, nel contempo, un processo di sensibilizzazione e conoscenza tra le giovani generazioni, affinché la Scinnenza possa essere tramandata negli anni futuri a memoria storica ed identitaria dell’intera comunità”, sottolinea Lattuca.

E conclude: “Un caloroso ed affettuoso ringraziamento va, infine, alle preziose Insegnanti ‘Custodi della Scinnenza’ che hanno realizzato le attività: Burgio Rosanna, Arena Francesca, Rizzo Tanina, Chiolo Teresa, Tulumello Leda, Pardo Enza, Mimma Ristagno, Sferrazza Anna Maria, Carmelina Ferrarella. Grazie a loro abbiamo gettato le basi per la prosecuzione di questo ambizioso progetto”.

MICHELE BRUCCHERI

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