Tar della Sicilia dà ragione al Wwf, Ennio Bonfanti va “reintegrato”
Scritto da Michele Bruccheri on 18 Luglio 2024
Si chiude la vicenda nata tre anni addietro. All’epoca, la Questura di Caltanissetta chiese al Prefetto di revocare il titolo di polizia al coordinatore regionale delle Guardie Wwf Sicilia, dopo esposti e segnalazioni
“Con le sentenze numeri 2146/24 e 2147/24 il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Palermo ha accolto i ricorsi di Wwf Italia difeso dagli avvocati Claudio Linzola, del foro di Milano, ed Antonella Bonanno, del foro di Palermo, annullando i decreti della Prefettura di Caltanissetta che disponevano la revoca delle nomine di Guardia particolare giurata volontaria per la vigilanza venatoria e zoofila di Ennio Bonfanti, coordinatore regionale delle Guardie Wwf in Sicilia”.
Ad annunciarlo, con un comunicato stampa inviato alla nostra redazione, è il Wwf che ricostruisce l’accaduto: “La vicenda nasce nel 2021 quando alcuni cacciatori della provincia di Catania – tra cui soggetti che avevano subìto sanzioni dalle Guardie Wwf e dai Carabinieri per violazioni alle norme sulla caccia – unitamente alle associazioni venatorie di appartenenza, inviarono esposti a numerose Autorità, con aspre critiche ed esplicite accuse nei confronti delle Guardie volontarie Wwf e del coordinatore Bonfanti”.
“Questi esposti furono recepiti dalla Questura di Caltanissetta che chiese al Prefetto di revocare al Bonfanti i titoli di polizia posseduti, impedendo così di svolgere l’attività di vigilanza volontaria”, prosegue la nota stampa.
Il Tar ha dunque ritenuto fondati i motivi dei ricorsi del Wwf Italia. I giudici amministrativi hanno ravvisato “come la decisione della Prefettura (e quindi della Questura) fosse viziata da ‘eccesso di potere’. La Prefettura infatti “non risulta aver debitamente preso in considerazione alcune rilevanti circostanze” essendosi limitata a fondare i provvedimenti di revoca su accuse riferite a fatti risalenti nel tempo dai quali non emerge alcun vizio dell’attività di controllo esercitata dal Bonfanti violando, altresì, il principio di proporzionalità avendo applicato la misura più severa possibile suggerita dalla Questura”.
Il Ministero dell’Interno dovrà quindi procedere a “reintegrare” Ennio Bonfanti nelle sue funzioni di agente volontario di vigilanza venatoria e zoofila e di pubblico ufficiale addetto all’accertamento delle infrazioni alle leggi sulla caccia e la protezione degli animali.
«Siamo molto soddisfatti della decisione del Tar – spiega Giampaolo Oddi, coordinatore nazionale della Vigilanza volontaria Wwf Italia – : questa pronuncia ristabilisce l’onorabilità delle nostre guardie e in particolare del nostro coordinatore Ennio Bonfanti, che con impegno e sacrifici da anni dedica giorni e notti per tutelare la biodiversità di cui la Sicilia è ricca, ma che quotidianamente è sottoposta a pressioni e atti criminali. Si chiude una pagina buia, durante la quale abbiamo assistito addirittura all’esultanza di alcune parti del mondo venatorio siciliano che evidentemente vede nella vigilanza non uno strumento di garanzia di tutti, ma un nemico da sconfiggere».
Nei prossimi giorni i responsabili nazionali e locali dell’associazione ambientalista avvieranno una fitta serie di incontri ed interlocuzioni con le autorità e le istituzioni locali competenti in materia, “al fine di ristabilire un rapporto costruttivo e di fiducia reciproca, così da consentire al Wwf Italia, alle sue articolazioni territoriali ed alle guardie volontarie di Caltanissetta di operare liberamente per la promozione della legalità ambientale, la vigilanza ed il presidio del territorio”.
MICHELE BRUCCHERI
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