“I Carusi” dell’artista Giulio Rosk Gebbia a Serradifalco

Scritto da on 7 Settembre 2024

Sicilbanca, tramite la Fondazione Sicana, ha commissionato l’opera. È un inno alla memoria e alla speranza. Il presidente Di Forti: “Siamo al servizio del territorio”. Il comunicato stampa

Sicilbanca, costantemente impegnata a promuovere il territorio siciliano e a preservarne la memoria storica, ha deciso di lanciare un messaggio di attenzione e cura verso il patrimonio culturale di Serradifalco attraverso un nuovo progetto di street art. La Banca, mediante la sua istituzione culturale Fondazione Sicana, ha commissionato all’artista Giulio Rosk la realizzazione dell’opera “I Carusi”, un murale che racconta un capitolo fondamentale e doloroso della storia dell’entroterra siciliano: il passato legato alle miniere di zolfo.

L’opera, completata lo scorso 30 agosto, è stata realizzata su una parete di un edificio privato in via Alessandro Manzoni, angolo via Cavalieri di Vittorio Veneto, un punto nevralgico del paese e per la presenza di diversi locali luogo d’incontro privilegiato per i giovani di Serradifalco. Il murale è un invito esplicito a non dimenticare la storia del territorio e a valorizzare le esperienze passate, con l’obiettivo di sensibilizzare, in particolare, le nuove generazioni, affinché diventino custodi e promotori della memoria collettiva.

Giulio Gebbia, in arte Rosk, nato nel 1988, è uno degli street artist più prolifici della sua generazione. È noto per il suo stile distintivo, un mix tra iperrealismo e onirico, risultato di una solida competenza tecnica.

In questa opera Rosk ha ritratto un giovane, uno dei “carusi” — i bambini e i ragazzi che lavoravano nelle miniere di zolfo in condizioni di estrema povertà e sfruttamento. Il giovane, tenendo una “citolena” in una mano e un bastone nell’altra, è accompagnato da un asinello, silenzioso compagno nelle lunghe giornate di lavoro.

Il murale di Gebbia

In alto, accanto a lui, un falco, simbolo di Serradifalco, ma anche metafora di visione e trasformazione, mentre sullo sfondo si intravedono dei graffiti. Il murale commemora il sacrificio di molti giovani del passato che, cercando una vita migliore, hanno trovato invece morte e sofferenza nelle miniere.

Non è la prima volta che Sicilbanca si impegna in progetti di street art per promuovere la cultura e la storia locale. Lo scorso febbraio, sempre con la firma di Giulio Rosk, è stato realizzato a Marianopoli il murale “La Dama di Mitistrato”.

«Questi progetti artistici – afferma il presidente Giuseppe Di Fortirientrano in un’iniziativa più ampia che mira non solo alla riqualificazione urbana, ma anche a ribadire che Sicilbanca è al servizio del territorio, con un approccio umano, etico e trasparente. Con l’opera ‘I Carusi’, in particolare, desideriamo coinvolgere i giovani, affidando loro la memoria storica di questa terra e incoraggiandoli a essere protagonisti attivi del loro futuro

“I Carusi” sono dunque un invito a riflettere sul valore dei giovani del passato e sulla loro eredità, ma anche a riconoscere nella bellezza dell’arte un potente strumento di cambiamento e partecipazione attiva.

MICHELE BRUCCHERI

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