“Settimana della Legalità” a Canicattì per ricordare il giudice Rosario Livatino
Scritto da Michele Bruccheri on 4 Ottobre 2024
Ieri ci sono stati diversi momenti (anche una santa messa). A fine ottobre altre iniziative. Sono promosse dall’associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino” in collaborazione con l’Amministrazione comunale
Rosario Livatino
Ad ottobre sono previsti due eventi, a carattere squisitamente religioso, per ricordare il Beato Rosario Angelo Livatino, magistrato e martire. Le iniziative sono promosse dall’associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino”, in collaborazione e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Canicattì (guidata dal sindaco Vincenzo Corbo).
Le due iniziative s’inseriscono nell’ambito della Settimana della Legalità. Martedì 29 ottobre, giorno della solennità liturgica ci sarà una funzione religiosa a partire dalle ore 18 presso la Chiesa di San Domenico, frequentata dalla famiglia Livatino e dove il giudice ricevette il sacramento della confermazione proprio quel giorno di 36 anni addietro.
Frattanto, ieri, è stata la ricorrenza della nascita del giudice Livatino (ricordiamo che venne ucciso il 21 settembre 1990 e beatificato il 9 maggio 2021 ad Agrigento) e ci sono stati diversi momenti. Dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15.30 alle ore 17.30 i soci dell’associazione (ma anche volontari dei gruppi religiosi e parrocchiali), hanno garantito l’apertura alle visite della “Cappella Livatino Corbo” in cui riposano le spoglie del “Magistrato Martire e Beato”.
Ed ancora, nel pomeriggio di ieri, nella Chiesa di San Domenico (alle ore 18) è stata celebrata una santa messa, in programma secondo il calendario parrocchiale, ed è stata dedicata al Beato Livatino e a tutti gli ex soci e consiglieri dell’associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino” passati a miglior vita (ad iniziare dai soci fondatori ai soci che hanno aderito nel tempo).
Due appuntamenti semplici ma rappresentativi nell’ambito della Settimana della Legalità: per ricordare il giudice Rosario Livatino.
MICHELE BRUCCHERI
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