Ieri a Termini Imerese la seconda lezione del Corso di Archeologia

Si è parlato di Idrisi e degli itinerari islamico-normanni della Sicilia. Il progetto prevede dieci lezioni e cinque visite guidate. Ecco tutti i temi dei prossimi incontri promossi

Si è tenuta ieri pomeriggio la seconda lezione del corso di archeologia dal titolo “Topografia e viabilità nelle terre antiche di Sicilia”, promosso da BCsicilia, in collaborazione con il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, il Parco Archeologico Imera, Solunto, Iato, la Parrocchia San Nicola di Bari e l’Università Popolare di Termini Imerese.

La Sicilia nella Tabula Rogeriana

Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, presidente regionale di BCsicilia, c’è stata la conferenza dal titolo “Al-Idrisi e gli itinerari islamico-normanni della Sicilia” che è stata curata da Giuseppe Labisi, ricercatore e docente presso l’Università di Konstanz (Germania). La lezione è stata seguita in presenza presso la Chiesa del Monte in Via Mazzini a Termini Imerese e in Live streaming.

Questo corso prevede 10 lezioni e 5 visite guidate. I successivi incontri riguarderanno “Madonie e viabilità preistorica”, “L’indagine topografica applicata alla ricostruzione della viabilità storica della Sicilia centro-settentrionale”, “Serra serra: percorsi viari sui Nebrodi tra antichità ed età moderna”, “Viabilità e dinamiche insediative nella cuspide nord-orientale della Sicilia: collegamenti e percorsi interni tra il Mar Tirreno ed il Mar Ionio”, “Topografia cristiana”, “La viabilità interna nella Sicilia romana: il caso della Catina-Agrigentum”.

Ed ancora: “Novità e prospettive di ricerca, tutela e valorizzazione sul tracciato della Via Catina- Thermae e della Via Valeria”, “Viabilità e insediamenti nella Sicilia medievale. La Sicilia interna tra i Nebrodi e gli Erei”.

Previste inoltre visite guidate ai siti archeologici di Halaesa (Tusa), Delia, Sophiana (Mazzarino). A gennaio infine visita guidata a Pompei ed Ercolano. Alla fine del Corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

MICHELE BRUCCHERI

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