Caltanissetta, il Questore emette quattro Daspo nei confronti di ultras del Pro Favara

I disordini sono avvenuti a gennaio durante la partita di calcio tra Nissa e, appunto, Pro Favara. Per i tre maggiorenni, provvedimento per un anno. Per l’unico minorenne, invece, due anni

Il Questore di Caltanissetta emette quattro Daspo nei confronti di ultras del Pro Favara. I provvedimenti sono conseguenti ai disordini avvenuti lo scorso mese di gennaio in occasione dell’incontro di calcio Nissa – Pro Favara, precisa una nota.

“Il Questore della Provincia di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello, previa istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, ha emesso quattro provvedimenti di divieto di accesso alle competizioni sportive, nei confronti di quattro ultras della squadra di calcio Pro Favara”, sottolinea il comunicato stampa.

Si tratta di un 26enne, due 18enni e un minorenne, “resisi responsabili, a vario titolo, dei reati di lesioni personali aggravate, possesso di artifizi pirotecnici e travisamento e attualmente indagati dalla locale Procura della Repubblica”.

Lo scorso mese di gennaio, in occasione dell’incontro Nissa – Pro Favara, disputato presso lo stadio Marco Tomaselli di Caltanissetta, “numerosi tifosi ospiti mentre venivano scortati da personale delle Forze di Polizia verso il settore loro dedicato, approfittando di un rallentamento della marcia e rendendosi irriconoscibili mediante l’utilizzo di cappucci, sciarpe e occhiali scuri, scendevano dai mezzi su cui viaggiavano e, dirigendosi repentinamente a ridosso della tribuna, inveivano contro la tifoseria locale, lanciando numerosi petardi e fumogeni”, evidenzia il comunicato.

“Nell’occorso, un petardo, lanciato in direzione del personale delle Forze di Polizia, nella deflagrazione colpiva un poliziotto provocandogli lesioni personali – conclude la nota ufficiale della Questura nissena –. Per i tre maggiorenni il Daspo ha la durata di un anno, per il minorenne, invece, la durata è di due anni. I quattro, con il provvedimento di prevenzione, sono stati invitati a tenere una condotta conforme alla legge”.

MICHELE BRUCCHERI

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