La Guardia di Finanza di Caltanissetta sequestra 40 chili di droga: c’è anche un arresto
Scritto da Michele Bruccheri on 29 Ottobre 2024
Nell’ambito dell’operazione “Take Away”. Hashish destinata alla vendita nel Nisseno e nell’Agrigentino. “Con un potenziale profitto, per le locali consorterie criminali, di circa 400mila euro”.
Sequestrati quaranta chilogrammi di hashish e arrestata una persona dalla Guardia di Finanza di Caltanissetta. Nell’ambito dell’operazione denominata “Take Away”. È, naturalmente, finalizzata al contrasto del traffico di droga “nelle piazze di spaccio del Nisseno e dell’Agrigentino”.
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta, mediante “preliminari attività di controllo e analisi del territorio, hanno individuato e bloccato, in flagranza di reato, un cittadino originario della provincia di Agrigento, che occultava 200 panetti di hashish del peso di 100 grammi cadauno, a bordo della propria autovettura”, precisa una nota.
La sostanza è stata trovata dai baschi verdi del Gruppo di Caltanissetta. Era occultata in involucri confezionati al fine di eludere eventuali controlli o la segnalazione da parte di unità cinofile. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato poi condotto nel carcere di Agrigento. Il Giudice per le Indagini Preliminari, condividendo “le evidenze investigative, ha proceduto alla convalida dell’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere del responsabile, per il quale vige comunque la presunzione di innocenza”.
Sulla base degli elementi riscontrati, i baschi verdi hanno proseguito le attività di indagine arrivando ad individuare “ulteriori 20 kg di hashish suddivisi in 200 panetti simili ai precedenti, occultati in un deposito, riconducibile a un ulteriore soggetto agrigentino denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria competente”.
L’intera operazione, dunque, ha consentito il sequestro di complessivi quaranta chilogrammi di hashish destinati alla vendita nelle province di Caltanissetta ed Agrigento, “con un potenziale profitto, per le locali consorterie criminali, di circa 400mila euro”.
MICHELE BRUCCHERI
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