DELIA. UNIVERSITÀ DI CATANIA DONA 400 LITRI DI DISINFETTANTE AL COMUNE. SARA’ DISTRIBUITO AI MENO ABBIENTI
Scritto da Alberto Barcellona on 23 Aprile 2020
DELIA. UNIVERSITÀ DI CATANIA DONA 400 LITRI DI DISINFETTANTE AL COMUNE. SARA’ DISTRIBUITO AI MENO ABBIENTI
DELIA. L’Università di Catania gli dona 400 litri di soluzione igienizzante e il comune di Delia lo fraziona per distribuirlo ai soggetti meno abbienti. E, con loro, anche agli uffici pubblici e alle strutture di vendita che hanno un’esposizione a un afflusso di pubblico che crescerà proporzionalmente nella imminente fase di riapertura.
Era stato il sindaco Gianfilippo Bancheri ad avanzare personalmente richiesta del prodotto. In ciò, sollecitato dal professore Benedetto Torrisi, docente presso il Dipartimento di economia e impresa dell’ateneo catanese. La soluzione igienizzante è quella prodotta, secondo le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità, nei laboratori del dipartimento di Scienze chimiche dell’Università etnea, sotto la direzione del professore Roberto Purrello e dei suoi collaboratori.
Commenta il primo cittadino: “Si tratta di una donazione importante per la comunità di Delia, in un momento delicato come quello che stiamo attraversando a causa dello stato emergenziale dovuto al Covid 19. Un esempio di grande solidarietà e di sensibilità verso la collettività. Con questo gesto generoso l’Università di Catania ha dato il suo contributo al Paese per combattere un’emergenza che ha cambiato i nostri comportamenti e la nostra stessa esistenza”.
Il sindaco Bancheri, che ha ringraziato il Magnifico rettore Francesco Priolo, “per aver messo a disposizione le strutture dell’ateneo”, il direttore Purrello, “per avere prontamente accolto la richiesta, i tecnici di laboratorio per la loro competenza e disponibilità”, e il professore Torrisi, ha poi rinnovato il suo invito ai cittadini a restare a casa. “E’ l’unica arma, insieme ai dispositivi, che abbiamo in questo momento per difenderci – ha spiegato il primo cittadino. Non bisogna abbassare la guardia ma osservare le raccomandazioni impartite dalle autorità”.