È nato a poche settimane di distanza dall’ingresso ufficiale dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, è sopravvissuto alla spedizione in Russia durante la Seconda e, da poco più di un mese, ha superato indenne pure la battaglia contro il Coronavirus. Diventando, di fatto, il guarito Covid con più primavere di tutta l’Emilia-Romagna e uno dei più anziani (se non il più anziano in assoluto di cui si è avuta notizia) d’Italia. Stiamo parlando di Leonello Bolognesi, classe 1915 che proprio oggi taglia il traguardo dei 105 anni d’età. La Regione ha confermato il primato a livello locale, mentre sul piano nazionale manca ancora l’ufficialità. Se non è record, insomma, poco ci manca.
Bolognesi ha festeggiato il compleanno all’interno dell’Asp-Casa di Riposo Opera Pia Beneficenza Manica dove risiede dal 2012. La struttura si inserisce in un territorio, quello del comune di Argenta, che è stato tra i più colpiti della provincia di Ferrara, e non è stata risparmiata dall’epidemia. L’anziano ospite è risultato positivo al tampone il 31 marzo, per poi essere dichiarato ufficialmente guarito all’inizio di maggio. Dalla residenza fanno sapere che «è stato abbastanza bene, compatibilmente con l’età», e che soltanto una sera è dovuto ricorrere all’ossigenoterapia. Il Resto del Carlino di Ferrara, che per primo ha dato la notizia, spiega che «non accusa seri problemi di salute, al di là degli acciacchi tipici dei vecchietti».
Oggi la struttura è Covid-free, e nei prossimi giorni è prevista l’apertura ai familiari: «Stiamo lavorando alacremente alle procedure interne che chi consentiranno finalmente di accogliere i familiari – dichiara Chiara Bertolasi, vicepresidente della cooperativa che gestisce la casa di riposo – Abbiamo voluto essere estremamente cauti chiedendo un parere preventivo all’Azienda Usl».
In attesa di rivedersi dal vivo, già oggi Leonello ha celebrato il compleanno in videochiamata con la nipote e in compagnia degli operatori, che hanno comprato anche la torta. «Siamo orgogliosi di aver potuto festeggiare assieme questo importante traguardo – continuano dalla struttura – La sua guarigione ci racconta la sua storia di resilienza, una lezione di vita per tutti noi». Bolognesi è celibe, non ha figli, prima di essere ricoverato viveva da solo ed ha sempre lavorato come operaio agricolo. Stando a quanto riportato dall’Asp, durante la campagna di Russia è stato dato per disperso per circa sette anni prima di essere rintracciato e rimpatriato. «È rimasto molto segnato dall’esperienza della prigionia: il suo carattere da socievole (suonava la fisarmonica alle feste) è completamente mutato, tanto che non ha parlato per diversi anni. Siamo orgogliosi di aver potuto festeggiare assieme questo importante traguardo. La sua guarigione ci racconta la sua storia di resilienza, una lezione di vita per tutti noi».
Quello di Bolognesi non è però un caso isolato. Sono diversi, infatti, gli ultracentenari che hanno sconfitto il Coronavirus. Già a fine marzo, ad esempio, il 101enne “singor P.” è stato dimesso dall’Ospedale di Rimini ed è potuto tornare a casa, dalla sua famiglia, mentre qualche giorno la stessa sorte è toccata alla 102enne ligure Italica Grondona. Ancora, ad aprile nel biellese la classe 1916 Ada Zannusso ha sconfitto il virus a 104 anni. E guardando all’estero c’è anche chi va oltre il primato di Leonello: in Spagna, ad esempio, è diventata famosa la guarigione da record di Maria Branyas, già donna più longeva del paese iberico nata in Messico nel 1907.