Vasco Rossi, esce cofanetto “Siamo solo noi” per i 40 anni dell’album

Scritto da on 18 Giugno 2021

A 40 anni dall’uscita di “Siamo solo noi”, Sony Music / Legacy celebra il quarto disco di Vasco Rossi (pubblicato per la prima volta il 9 aprile 1981 dall’etichetta Targa) con la speciale edizione da collezione della serie R>PLAY. Dedicata ai quarantesimi anniversari dei suoi album da studio, la serie, per la quale è stato creato un logo ad hoc, è stata inaugurata nel 2018 con la ripubblicazione del primo album di Vasco. “Siamo solo noi – R>PLAY Edition 40th” esce venerdì 18 giugno.
Per questa ricorrenza è stato girato anche il videoclip animato inedito di “Siamo solo noi”, che sarà online dal 24 giugno. Racconta il regista Arturo Bertusi: “Noi, è la prima persona plurale che definisce un gruppo, una comunità, un popolo. Per questo il protagonista non poteva essere un singolo personaggio, ma tutti Noi appunto, ripresi, attraverso gli anni, dai video di una telecamera di sicurezza di un negozio di dischi, sguardo su una piazza ideale. È lo sguardo oggettivo e imparziale di una ‘camera fissa’, a trasformare la piazza in un palcoscenico su cui scorrono quarant’anni di storia e canzoni di Vasco, insieme ad eventi che hanno trasformato il mondo, fino al presente della pandemia. Questo è il concept del video, che ribalta l’impianto narrativo e visivo tradizionale dei cortometraggi e dei videoclip. Nel video di Siamo solo noi, sono presenti quasi tutti gli album di Vasco e molte canzoni, in forma di citazione più o meno esplicita, attraverso i manifesti affissi nella piazza, nei personaggi, nelle suggestioni e nelle copertine che in versione animata prendono vita. In quella piazza ci siamo tutti Noi. E tutti Noi ci torniamo, accompagnati simbolicamente da Vasco stesso, che, di nuovo come una volta, ci riaprirà il ‘negozio’ dove ritrovare le nostre emozioni”. Il video è prodotto da Chiaroscuro Creative e realizzato dallo stesso team dei video di Jenny è pazza e Anima fragile: disegni e scenografie sono di Rosanna Mezzanotte; soggetto (con Roberto Lepore) e regia di Arturo Bertusi; motion graphic e animazioni di Tommaso Arosio; animazioni passo 1 di Matteo Manzini. Siamo solo noi uscì in un periodo in cui nessuno in Italia faceva rock, né rock d’autore. Per la critica, il rock doveva essere solo in inglese. Il quarto album di Vasco e il suo “rock canzone” non fu capito da loro in quel momento, non avevano ascoltato niente di simile prima. Vasco è stato un precursore nel nostro Paese, con un suo linguaggio, personale e potente, senza imitare nessuno. E così come i cantautori, che amava, prima di tutto dava importanza alla parola e al testo.
Racconta Vasco: «Per la critica o eri cantautore o eri pop. Per questo pensavo a un rock popolare, anche se ero cresciuto con i cantautori. ‘Siamo solo noi’ non l’avrei scritta senza ‘Quelli che’ di Enzo Jannacci, che era un testo aperto, potevi cambiarlo ogni sera. Lo mettevo in radio già nel 1976-77. Io compravo i suoi dischi dai primi in dialetto milanese, ‘El portava i scarp del tennis’ e ‘L’Armando’, lui era geniale. Uno dei grandi con Mogol e Battisti, De Gregori, Guccini, De André. Giorgio Gaber era uno dei pochi che andavo a vedere a teatro, non perdevo uno spettacolo. Era troppo avanti, nuovo e anche perfetto in tutto, io l’ho amato dentro. Sono cresciuto con loro, poi ho trovato il mio stile ma sono figlio loro.»


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