Serradifalco, l’incendio n casa dell’avvocato probabilmente ordinato per vendetta e rancore
Scritto da Alberto Barcellona on 19 Giugno 2021
Serradifalco – Un atto criminale doloso su commissione. E’ l’ipotesi più calda degli investigatori, come chiave di lettura dell’incendio di due autovetture e dell’abitazione di contrada Perito di Serradifalco, appartenenti ad un Avvocato del Foro di Caltanissetta a cui, la sera del 18 gennaio 2020, è stata completamente distrutta l’autovettura Peugeot 3008 di proprietà della famiglia del legale. La propagazione delle fiamme ha coinvolto anche una tettoia in legno sotto la quale si trovava la macchina e attingeva, danneggiandola, anche l’altra vettura in uso al nucleo familiare, un’Audi Q3. Solo il rapido intervento di un componente della famiglia che si è prodigato con mezzi di fortuna per lo spegnimento dell’incendio precedentemente innescato, scongiurava il verificarsi di conseguenze ben più gravi. Se le videocamere sembrano aver incastrato esecutore materiale e complici- Si tratterebbe di Vincenzo Li Calzi, 47 anni, mentre, sempre a seguito delle indagini per il rogo, sono finiti ai domiciliari gli autori, in concorso tra loro, di due episodi di furto verificatisi a Serradifalco e di un episodio di indebito utilizzo di carta di pagamento Giuseppe Brunco, 39 anni, Selene Noemi Capasso, 22 anni e Lina Licata 41 anni, tutti di Canicattì. Sebbene sia stato l’esecutore materiale dell’incendio, pare cje Vincenzo Li Calzi fosse stato incaricato a compiere l’attentato da un altro soggetto, che nutriva rancore e astio nei confronti dell’Avvocato. Proprio su questo aspetto,anche in considerazione che il legalo aveva subito in passato altri attentati incendiari, è battuta la pista che porta alla possibile presenza di un mandante, si svilupperanno gli ulteriori approfondimenti della polizia giudiziaria. Mentre le due donne e Brunco si sarebbero appropriate, sempre a Serradifalco, di 1200 euro, distratti in casa di conoscenti