Incendio del Lago Soprano di Serradifalco, le parole di Marcello Palermo e del sindaco Burgio

Scritto da on 25 Luglio 2023

Una lunga e dura nota a firma del presidente dell’associazione No SerradifalKo Onlus: “Faremo attività di monitoraggio”. La gestione deve essere del Comune, sottolinea il capo dell’esecutivo municipale

All’indomani dell’increscioso incendio che ha coinvolto il Lago Soprano di Serradifalco, duramente colpito e devastato, il presidente dell’associazione No SerradifalKo, Marcello Palermo, è intervenuto sull’episodio. Lui, da sempre, in prima linea in favore dei diritti, della salute e dell’ambiente, ha pubblicato una nota ed ha usato nostro materiale fotografico per far sentire la sua “voce” (la voce dell’organismo che presiede da diversi anni).

“L’incendio di sabato scorso, quello della Riserva Naturale Lago Soprano, a differenza degli altri anni, ha anche gravemente danneggiato due abitazioni, con un impatto notevole sulla comunità serradifalchese, oltre che sulla flora e sulla fauna che popola la Riserva – dichiara Marcello Palermo –. I fumi tossici sprigionatisi dall’incendio si sono propagati su tutto l’adiacente paese di Serradifalco e si sono diradati solamente nelle prime ore di domenica, rendendo l’aria irrespirabile fino a tarda notte, fatto che ha destato non poche preoccupazioni per la salute pubblica degli abitanti del paese e di coloro che abitano le campagne circostanti il lago”.

Il presidente Palermo continua: “L’episodio, l’ennesimo, solleva giustificate perplessità, non solo sulla natura che lo ha causato, ma sulla manutenzione che dovrebbe essere garantita dal Libero Consorzio di Caltanissetta (ex Provincia Regionale di Caltanissetta), utile a prevenire gli incendi”. Poi: “Ed è per questo che chiediamo loro in che cosa consistano i lavori di manutenzione e sicurezza previsti in materia di prevenzione degli incendi, per quella che, sin dal 2000, è stata riconosciuta Riserva Naturale”.

No SerradifalKo insiste: “Chiediamo quali siano le motivazioni ostative alla richiesta di affidamento, da parte del Comune di Serradifalco, alla concessione e alla gestione di questo bene che appartiene a Serradifalco e ai serradifalchesi. Vorremmo sapere come siano stati utilizzati i fondi che il Libero Consorzio di Caltanissetta ha ricevuto per il mantenimento della Riserva Naturale e vorremmo conoscere come intenda pianificare le future attività – prosegue il presidente – affinché questo episodio, di cadenza annuale, possa essere evitato”.

Incendio al Lago Soprano

Ed ancora, “noi la soluzione la conosciamo: come da richiesta sistematicamente inoltrata da anni, affidare la gestione al Comune di Serradifalco, che ha le idee ben chiare su come gestire, mantenere e promuovere la Riserva Naturale Lago Soprano. Confidiamo molto sulla sensibilità delle altre associazioni presenti a Serradifalco, sulla Wwf Centro Sicilia e sui serradifalchesi, affinché, guidati dall’Amministrazione comunale di Serradifalco, possano creare una cordata affinché questo bene venga concesso”.

Infine, annuncia che “da oggi, l’associazione No SerradifalKo Onlus si farà avanti con attività di monitoraggio, anche dei danni causati dagli incendi, e collaboreremo con le istituzioni affinché tutto questo non accada più e si possa rivalutare un bene, che oltre ad essere preservato, può essere motivo di richiamo turistico e rilancio economico per Serradifalco e i comuni limitrofi”.

C’è da registrare, per completezza d’informazione, che anche il sindaco Leonardo Burgio, nonostante fosse fuori sede, subito dopo l’incendio ha fatto sentire la sua voce. “Le parole del nostro vice sindaco, Basilio Martino, sono state importanti – sottolinea –, poche righe che descrivono con precisione chirurgica rabbia, impotenza ma soprattutto caparbietà, la nostra caparbietà che ci porterà al risultato voluto e inseguito dal 2015”.

Per Burgio, “la gestione della Riserva Naturale deve essere del Comune di Serradifalco, in capo all’Amministrazione comunale. Solo così – evidenzia, senza peli sulla lingua – potremo evitare, in futuro, questi reati o quantomeno contrastarli con le azioni di prevenzione necessarie, nell’ottica della corretta gestione”.

Il sindaco conclude: “È inspiegabile come una Riserva Naturale su nostro territorio sia ancora sotto la gestione della Provincia, nonostante le richieste presentate, con cadenza quasi annuale, agli enti preposti, da parte nostra. Non ci fermiamo”.

MICHELE BRUCCHERI   


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