Caltanissetta, sculture contemporanee sul “serpentone” di Salita Matteotti
Scritto da Michele Bruccheri on 12 Dicembre 2023
Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia, con questo lungo e articolato comunicato stampa interviene sul “mostro di Loch Nissa”. Ecco le sue parole
“Si saranno chiesti: «Ma che è ’sto coso»? E ci sono saliti sopra, senza pensarci due volte, utilizzandolo, più o meno, come un grande scivolo di un parco giochi. Stiamo parlando del cosiddetto ‘serpentone’ in acciaio corten pezzato (degradato), che si impenna, sinuoso, davanti e sopra il mal ridotto Centro espositivo d’arte contemporanea di Salita Matteotti, a Caltanissetta. E stiamo parlando di alcuni ragazzi, di alcuni figli di cittadini immigrati che abitano nel centro storico nisseno, che di recente si sono resi protagonisti di questa ludica impresa non priva di pericoli. Ma diciamolo: non è la prima volta che ciò accade. E di certo questo ‘serpentone’ non è in sicurezza. Il problema è che non si è mai capito a cosa servisse, considerato che – di fatto – non è architettura e non è scultura”.
Sono parole del professor Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia. Ha inviato, alla nostra redazione, questa nota stampa. Il comunicato prosegue: “Ad ogni modo, l’immagine dei ragazzini sul ‘serpentone’ (dallo scrivente soprannominato il ‘mostro di Loch Nissa’), suscita un’idea, una proposta: perché non utilizzare questo elemento del Centro espositivo d’arte contemporanea come base per metterci sopra delle sculture?”.
“Ad esempio, qualche mese fa, ci avrei visto benissimo delle sculture ironiche, colorate, neo-pop, di Giuseppe Veneziano, a cui, che nelle luminose stanze di Palazzo Moncada, il Comune e la Pro Loco, hanno dedicato un’importante mostra antologica. Insomma: sarebbe stato davvero un ingresso memorabile e spettacolare alla mostra ‘Behind the beauty’, di Veneziano, il ‘serpentone’ con sopra alcune delle sue opere plastiche”, scrive Janni.
“E d’altronde, nel 2020, ci aveva pensato anche Antonio Alberto Foresta a utilizzare il ‘serpentone’ di Salita Matteotti come supporto per una sua istallazione fatta di stracci di diverso colore – ‘Pace Nostra’ – dedicata ai migranti. Ricordo, infine, che una delle finalità del Centro espositivo d’arte contemporanea di Salita Matteotti era anticipare visivamente, funzionalmente, simbolicamente Palazzo Moncada, per condurre i visitatori all’interno delle magnifiche stanze del monumentale edificio secentesco”, continua.
“E dunque, sul ‘serpentone’ – conclude Leandro Janni – mettiamoci sopra delle sculture antropomorfe, zoomorfe o fitomorfe. O qualcosa di analogo: un po’ di gioia, di bellezza, di arte in mezzo a tanta desolante pochezza, insomma”.
MICHELE BRUCCHERI
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